Fisco, Cdm: arriva il 730 precompilato
Una vera e propria rivoluzione. Dal prossimo anno la dichiarazione dei redditi sarà precompilata. Un cambiamento, quello deciso dal Consiglio dei Ministri che interesserà circa 30 milioni di contribuenti (soprattutto lavoratori dipendenti e assimilati e pensionati) con i requisiti per presentare il modello 730, e verrà introdotta in via sperimentale, a partire dall'anno 2015, con riferimento ai redditi prodotti nel 2014. Per la sua elaborazione, l'agenzia delle Entrate utilizzerà le informazioni disponibili nell'anagrafe tributaria, a partire dalla dichiarazione dell'anno precedente e i versamenti effettuati. Le novità - Attualmente spetta al contribuente l'indicazione dei dati per la compilazione del modello dichiarativo e l'amministrazione finanziaria è chiamata poi ad effettuare le verifiche e a comunicarne gli esiti. Con l'invio della dichiarazione precompilata, invece, è l'Amministrazione finanziaria il soggetto obbligato a raccogliere ed elaborare i dati, inviando la dichiarazione finale pre-compilata al contribuente, al quale rimane l'obbligo di verificarne l'esattezza e la completezza. Il contribuente può accettare la dichiarazione precompilata ricevuta dall'Agenzia o eventualmente modificarla, direttamente (anche per il tramite del sostituto d'imposta che presta assistenza fiscale) o attraverso i CAF e i professionisti abilitati. Le nuove norme sulla Delega fiscale sarnno in vigore da marzo. Le decisioni del Cdm - Nella riunione del Consiglio dei ministri, l'esecutivo ha approvato in seconda lettura preliminare il decreto legislativo che regolerà l'invio ai cittadini della dichiarazione dei redditi "pronta" per lavoratori dipendenti e pensionati, con gli importi inseriti dall'Agenzia delle entrate in base ai dati conosciuti. Tra le novità del dlgs anche l'abolizione della responsabilità solidale del committente con appaltatori e subappaltatori in relazione agli obblighi fiscali. Accogliendo il parere della Commissione finanze, il governo ha portato alcune modifiche al provvedimento, che, dopo il nuovo parere delle Commissioni parlamentari competenti, tornerà all'esame del Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva. Pagamento online Dal primo ottobre l'F24 telematico diventa obbligatorio per i versamenti oltre 1.000 euro, per quelli a saldo zero o con crediti in compensazione con saldo finale maggiore di zero. Lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate che, in una circolare spiega come presentare online la delega di pagamento e illustra i casi in cui è ancora possibile usare l'F24 cartaceo. L'obbligo di usare i sistemi online non si applica ai pagamenti con strumenti diversi dall'F24 (come bonifici e versamenti in Tesoreria).