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Manovra, Irap ridotta per le imprese e zero contributi per chi assume

Nicoletta Orlandi Posti
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Liberi professionisti con Partita Iva e imprenditori: sono loro che con la legge di Stabilità presentata ieri da Matteo Renzi sembrano guadagnarci. Nel documento è infatti prevista l'introduzione del regime forfettario Iva per circa 900 mila lavoratori autonomi che hanno un fatturato inferiore ai 15 mila euro, ma la notizia più importante che stavano aspettando le imprese è quella del taglio dell'Irap, una tassa considerata dagli imprenditori ingiusta perchP oltre ad essere calcolata sul reddito prodotto dall'impresa si paga anche sui costi del personale. Ebbene la manovra di Renzi renderà il costo del lavoro integralmente deducibile dalla base imponibile Irap che si traduce in un risparmio per le aziende di 5 miliardi di euro. Non solo. La misura si aggiunge alla riduzione del 10% sulle aliquote Irap già in vigore da maggio. Il Messaggero ha fatto alcune simulazioni e risulta chiaro che più dipendenti si hanno, maggiori saranno i benefici: fino al 65% di risparmi di imposta per le imprese medio-grandi, il 35% per le Pmi, il 9% per le piccole e piccolissime imprese. Per le ditte individuali e i liberi professionisti il risparmio sarù di circa 600 milioni. Secondo i calcoli di Repubblica, una azienda, a fronte di una retribuzione lorda di un dipendente da 30 mila euro, potrà risparmiare circa 800 euro all'anno. Ci sono poi le agevolazioni e gli sconti per le aziende che assumeranno con il "contratto a tutele crescenti", quello che spazza via l'articolo 18 per le motivazioni economiche, salvo valere per i licenziamenti discriminatori e ingiustificati: per i primi tre anni le imprese pagheranno contributi zero. Ovviamente per sapere quando scatterà lo sconto bisognerà aspettare il via libera al Jobs Act che deve essere approvato dalla Camera e del quale devono essere scritti i decreti attuativi. Il Messaggero riporta la simulazione del Caf Cisl su uno stipendio di 25 mila euro lordi l'anno: ebbene l'imprenditore potrà risparmiare tra i 7.500 e i 10.600 euro l'anno per ogni nuovo assunto. Sul fronte dei dipendenti, per il 2015, viene confermato il celebre bonus da 80 euro, che altro non è che un “sconto” Irpef destinato ai lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 1500 euro al mese. Il costo è complessivamente di circa 9,5 miliardi. Per sostenere le famiglie con figli arriva invece un sostegno fino al terzo anno di età, pari a 500 milioni. Per la ricerca e lo sviluppo sono stati stanziati 300 milioni.

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