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Aeroporti: sindaco Prato, per scalo Firenze servono tavoli istituzionali

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Prato, 13 nov. (AdnKronos) - "Le parole del sottosegretario Luca Lotti e dell'ad di Adf Marco Carrai sono per noi un segno positivo. Come sindaci abbiamo sempre lavorato coesi e uniti per un confronto con la Regione che riteniamo necessario: come più volte dichiarato allo stesso governatore Rossi, noi chiediamo garanzie per la salute e il benessere dei nostri cittadini. Il no alla nuova pista di Firenze Peretola non è una presa di posizione immotivata o dettata da facili campanilismi, ma deriva dalla preoccupazione che nutriamo per l'impatto che un'opera così importante avrà su tutto il territorio della Piana per i prossimi decenni". Lo affermano, in un comunicato congiunto, a proposito dell'ampliamento dell'aeroporto di Firenze, Matteo Biffoni, sindaco di Prato, Sara Biagiotti, sindaco di Sesto Fiorentino, Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, Alessio Biagioli, sindaco di Calenzano, e Alberto Cristianini, sindaco di Signa. "È fondamentale che ci sia un tavolo istituzionale a cui tutti possiamo sederci e insieme decidere e analizzare - scrivono i sindaci di Prato e della piana fiorentina - quali possono essere soluzioni e conseguenze dell'ampliamento dell'aeroporto fiorentino. Un tavolo in cui ci sia una verifica seria della compatibilità di quest'opera rispetto all'impatto ambientale, sulla salute dei cittadini e sull'assetto idrogeologico". "Il fatto che anche il sottosegretario Lotti e lo stesso Carrai siano d'accordo su questa linea è una conferma che ci dimostra come sia la politica il mezzo da poter utilizzare su partite così importanti. Il ricorso al Tar è uno strumento utile per i cittadini e i comitati che possono così far valere le proprie ragioni- spiegano - Ma per le istituzioni è la sconfitta della politica, l'ultima arma per tutelare le nostre città dalle conseguenze derivanti da un allungamento della pista dell'aeroporto di Peretola. Quello che veramente fa la differenza è l'analisi delle valutazioni di impatto ambientale, attraverso la Vis e la Via. Non facciamo una difesa cieca degli interessi dei nostri Comuni, ma da sindaci tuteliamo la salute dei nostri cittadini. Partecipare al tavolo che verrà istituito dalla Regione Toscana è la strada migliore per farlo", concludono i sindaci firmatari della dichiarazione congiunta.

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