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Mario Draghi, messaggio ad Angela Merkel: "Gli aggiustamenti di bilancio eccessivi minano la ripresa"

Andrea Tempestini
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Un allarme rosso, quello lanciato da Mario Draghi: "Lo slancio di crescita della zona euro si è indebolito durante l'estate e le recenti stime sono state riviste al ribasso. La ripresa è messa a rischio da disoccupazione alta, capacità produttiva inutilizzata e necessari aggiustamenti di bilancio". Queste le parole del presidente della Bce nel corso dell'audizione al Parlamento europeo, in cui ha ricordato che è necessario uno sforzo riformatore della politica, senza il quale l'azione dell'Eurotower nulla può per rimettere in sesto l'economia dell'eurozona. Draghi, inoltre, pare rivolgersi direttamente ad Angela Merkel quando ricorda che "gli aggiustamenti di bilancio eccessivi minacciano la ripresa". Un colpo diretto contro i falchi del rigore che con la loro politica soffocano le lievi tracce di ripresa che, a macchia di leopardo, si scorgono viste nel Vecchio continente. Riforme strutturali - "I rischi delle prospettive economiche - prosegue - restano al ribasso a causa dello slancio indebolito e dei rischi geopolitici che minano la fiducia, e progressi insufficienti nelle riforme strutturali". Mister Bce ricorda poi il "bisogno urgente di impegni concreti a breve termine per riforme strutturali negli Stati membri, per l'applicazione del patto di Stabilità e crescita, per una politica di bilancio aggregata per l'area dell'euro, e per una strategia comune sugli investimenti". Il numero uno dell'Eurotower ha poi sottolineato come "i Paesi che crescono di più sono quelli in cui alcune riforme strutturali sono già state attuate. Il 2015 deve essere l'anno in cui tutti i governi e le istituzioni della zona euro, allo stesso modo, devono varare una strategia comune corrente per rimettere in marcia le nostre economie". Politiche monetarie - Dunque una battuta sull'azione della Bce, che ha portato il costo del denaro al minimo storico e che ha lanciato altre aste di liquidità Tltro, oltre ad avviare un piano di acquisto di Abs e obbligazioni garantite. Draghi ha ricordato che l'istituto centrale è pronto a nuovi strumenti straordinari, e ha detto che "si vedono i primi segnali del fatto che il nostro pacchetto di misure sta dando effetti tangibili sulla dinamica del credito nell'area euro". Poi, Draghi, riconosce che questi progressi non sono però ancora stati percepiti dai cittadini: "Siamo ancora in una situazione dove la nostra politica monetaria accomodante non raggiunge in modo sufficiente l'economia reale, perché il mercato del credito in alcune parti della zona euro è ancora squilibrato e mostra segni di ripresa timidi".

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