Sciopero: in Veneto decine di migliaia scesi in piazza (3)
(AdnKronos) - (Adnkronos) - "La precarietà cresce (ormai le assunzioni stabili sono meno del 15%), così come il part time, ma non era mai successo in tutti gli anni della crisi che i contratti a tempo indeterminato subissero un crollo di 15.000 unità come è avvenuto nel 2014! Un dato dovuto non tanto al calo delle assunzioni, quanto alla caduta verticale delle trasformazioni di apprendisti e lavoratori a termine. L'annuncio di sgravi a pioggia legati alle nuove assunzioni sembra insomma aver ingessato il mercato del lavoro, inducendo tante aziende a rinviare le assunzioni al 2015 con l'effetto di allungare la precarietà anziché ampliare l' occupazione", denunciano alla Cgil. "Quello che si è visto nel frattempo è stato un nuovo boom dei voucher (quasi 8 milioni in 9 mesi nella regione) e una nuova ondata di licenziamenti, arrivati a quota 435.000 (a partire dal 2008): un numero impressionante di cui risulta difficile pensare che nessuno si sia accorto. Eppure si sente ancora invocare “maggiore flessibilità” e più mano libera nel licenziare", spiega il sindacato. "In Italia e nel Veneto non è la flessibilità che manca. Quello che occorre – è il messaggio rimbalzato da un palco all'altro – sono una seria lotta alla corruzione e all'evasione. E poi un piano di investimenti ed una politica economica espansiva, oltre all'allargamento dei diritti e delle tutele perché siano riconosciute la dignità e la centralità del lavoro e si riaccendano prospettive e speranze per i giovani e per chi sta soffrendo la perdita del lavoro”.