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Governo, il decreto: " Dieci banche popolari dovranno diventare spa entro 18 mesi"

Andrea Tempestini
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Il governo ha deciso di trasformare dieci banche popolari in società per azioni entro i prossimi 18 mesi. "Attraverso l'articolo 1 di questo decreto legge interveniamo sulle banche popolari, non su tutte ma sulle banche popolari con un patrimonio superiore agli 8 miliardi. Sono 10 in Italia che in 18 mesi dovranno superare il voto capitario e diventare società per azioni. È un momento storico", ha spiegato il premier Matteo Renzi dopo il Consiglio dei ministri. "Dopo 20 anni di dibattito interveniamo attraverso un decreto legge - ha aggiunto Renzi -. È tema controverso e dibattuto, le altre banche se vorranno potranno mantenere la fisionomia di popolari, ma queste 10 in 18 mesi dovranno trasformarsi in Spa" superando il voto capitario (per il quale ogni socio è titolare di un singolo voto indipendentemente dal numero delle azioni possedute o rappresentate). Scelta quantitativa - Nel suo intervento in sala stampa il premier ha sottolineato che non c'è "nessun intervento sulle banche di credito cooperativo, non si tratta di danneggiare la storia di piccoli istituti ma di far sì che le banche sul territorio siano all'altezza delle sfide europee e mondiali". Il premier ha sottolineato che "il nostro sistema bancario è solido, sano e serio. Ma ha bisogno di avere elementi di innovazione". La trasformazione delle principali banche popolari in Spa, ha aggiunto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, "renderà le banche popolari più forti. È una misura che rafforza il sistema bancario italiano che andrà sempre meglio man mano che la ripresa si consolida - ha aggiunto Padoan - è interesse del sistema bancario e dei consumatori". Per Padoan la "scelta quantitativa" che si applicherà a dieci grandi banche popolari "concilia la necessità di dare una scossa forte preservando però in alcuni casi una forma di governance che ha servito bene il Paese". E ancora: "Andranno valutati in futuro altri suggerimenti di modifica della governance". Gli istituti coinvolti - Ma quali saranno, nel dettaglio, le banche che verranno trasformate dalla riforma? Si tratta delle dieci più importanti banche popolari italiane. Ai primi posti, dunque, figurano nella classifica Ubi, Banco Popolare, Bpm e Bper, tutte quotate, così come le valtellinesi Creval e Popolare di Sondrio. Quotata anche Banca Etruria, mentre fuori dal listino restano le due big venete: Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La decima, con attività tangibili per oltre 9 miliardi, è la piu' grande popolare del Mezzogiorno: la Popolare di Bari. Il sistema delle popolari conta complessivamente su 70 istituti con 9.248 sportelli e 1,34 milioni di soci. Le banche popolari distribuiscono circa un quarto degli impieghi in Italia e hanno attivi complessivi per 450miliardi. Non sono coinvolte dalla riforma, quindi, una sessantina di banche.

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