Pensioni, Tito Boeri propone un reddito minimo garantito per le fasce di età tra i 55 e i 65 anni
Un reddito minimo garantito per i disoccupati tra i 55 ai 65 anni. Lo propone il presidente dell'Inps Tito Boeri che a giugno presenterà una proposta al governo: "Non credo che dare loro un trasferimento, che sarà basso esponga queste persone al rischio di non mettersi in cerca di un lavoro". Stando ai dati dell'ente previdenziale, infatti, le persone di quelle fasce d'età: "difficilmente trovano un nuovo impiego", ci riescono non più del 10%. Già nel suo intervento a Ballarò su Raitre, Boeri aveva richiamato l'attenzione sulla generazione nata tra il 1950 e il 1960, vittima secondo lui di forti disuguaglianze: "Ci sono delle persone che hanno delle pensioni molto alte - ha detto da Massimo Giannini - che non sono giustificate dai contributi che hanno versato durante l'arco della vita lavorativa". I fondi per il reddito minimo garantito agli over 55 potrebbero nascere aumentando le tasse a chi percepisce una pensione più alta: "Si può chiedere a queste persone - riporta il Sole 24 ore - di poter dare qualcosa per contrastare la povertà, soprattutto nella fascia 55-65 anni. Vogliamo per queste generazioni trovare un modo per contrastare la povertà e dare la possibilità di andare in pensione prima in modo sostenibile, quindi avendo una pensione più bassa". Il governo - La linea di Boeri però è destinata a scontrarsi contro il muro del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che già lo scorso 15 aprile in Parlamento aveva allontanato l'ipotesi di aumentare le tasse sulle pensioni superiori ai 2 mila euro, anzi in quella occasione Poletti aveva richiamato Boeri a stare al suo posto: "L'Inps è uno strumento importante a supporto dell'azione del governo e del parlamento. Fa elaborazioni interessanti - ha aggiunto Poletti - ma il lavoro comunque compete al governo". E la linea per il ministro rimane quella illustrata anche da Matteo Renzi, che non ha nessuna intenzione di toccare le spese della previdenza.