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I tre motivi per cui Tsipras ha ragione e Merkel torto

Matteo Legnani
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Il 30 giugno si vedrà se la Grecia sarà riuscita a trovare i fondi per ripagare la rata al Fondo momentario internazionale. Dopodichè, già dal giorno successivo, si inizierà a negoziaare il successivo programma di aiuti europeo e la successiva tranche del Fmi. Come scrive oggi Il Corriere della Sera è evidente che non sarà un altro programma strutturato sui 4 anni con verifiche periodiche ogni tre mesi a far uscire Atene dalle cattive acque in cui versa. E questo è il primo dei tre erroti commessi, sempre secondo il Corriere, dalla Troika: non prevedere un programma a 10 anni che consista nella trasformazione dell'economia greca, oggi basata su esportazioni che per il 40% sono materie prime, e quindi non in grado di competere coi sistemi avanzati. Il secondo errore è quello delle verifiche trimestrali, al quale sarebbe preferibile un lavoro costante di assistenza teecnica che non crei l'ansia di aver dimostrato qualcosa. Il terzo errore è quello del "debito pregresso": il Fmi può finanziare un prograamma di aiuti solo se l'analisi tecnica dimostra che il debito è sostenibile, altrimenti chiede una ristrutturazione. Poichè il debito verso il Fmi non può essere ristrutturato, rimane quello degli Europei.

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