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Incubo Mediaset: il disastro della Champions. I dati da sprofondo rosso: c'è una speranza

Giovanni Ruggiero
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I veri conti dell'affare Champions per Mediaset si potranno fare alla fine, ma nel frattempo i numeri non sorridono ai manager del Biscione che a fronte dell'assegno da 690 milioni di euro scucito per l'esclusiva dei diritti tv per i prossimi tre anni, vedono un tracollo dei dati di ascolto, anche quando c'era la concorrenza di Sky. Lo share - Le cifre non proprio lusinghiere arrivano dall'analisi del settimanale Espresso che ha preso in esame i dati dell'Auditel, quelli insomma sui quali si vendono poi gli spazi pubblicitari. Nelle sei partite della fase a gironi di Champions mandate in chiaro su Mediaset e a pagamento su Premium, la media di spettatori raggiunta è stata di 2,808 milioni. Nella scorsa stagione il dato è stato di 4,170 milioni, il 32,7% in più, e due stagioni prima ci sono stati in media 5,132 spettatori, il 45,3% in più. A voler cercare un'attenuante, c'è da considerare che lo scorso anno in coppa c'era anche il Napoli, ma il trend degli ultimi anni è evidente. La speranza - Non aiutano, per ora, neanche i dati degli abbonati per le partite a pagamento, anche se Mediaset ha messo in campo una politica più che aggressiva per superare quota 2 milioni con pacchetti da 1 euro al mese, calcio escluso. Il record stagionale è stato quello di Manchester City - Juventus che ha fatto registrare 800.609 spettatori. Ma quel che terrà ancora vive le speranze del Biscione di poter un giorno rientrare nell'investimento sono gli andamenti delle italiane: ci vorrà però più che un miracolo perché la Juve superi agevolmente gli ottavi contro il Bayern Monaco, senza tralasciare la Roma che dovrà vedersela con il Real Madrid.

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