Apple trema, parla il mega-dirigente italiano: così l'iPhone affosserà il colosso
Per la prima volta dal lancio dell'iPhone, la Apple prevede di incassare il primo calo in assoluto delle vendite per il melafonino. Se si tratti di saturazione del mercato o primi segni di cedimento del colosso di Cupertino lo si potrà capire solo più avanti nel tempo. Ma il calo è concreto e lo hanno confermato gli stessi vertici dell'azienda nella conference call a commento dei conti. I dati delle vendite finora registrati sono stati altissimi sia per gli iPhone che per gli Apple Tv, ma a delure gli analisti sono state le cifre sul fatturato complessivo e numero di smartphone acquistati. Il crollo - Secondo Luca Maestri, l'italiano a capo del dipartimento finanziario di Apple: "Le vendite di iPhone caleranno nel trimestre che finirà a marzo. Sarà il più difficile - ha detto - in termini di permormance anno su anno". Un pessimismo smorzato dal Ceo Tim Cook che, rispondendo ad alcuni analisti durante la conference call, ha ribadito che il calo non andrà oltre il 15-20%: "Ci troviamo in un contesto che è totalmente diverso" considerando il periodo gennaio-febbraio 2015 "date le condizioni estreme, mai viste prima, ovunque si guardi". Nel calderone ci sono i rallentamenti economici di potenze come la Cina, il crollo dei prezzi delle materie prima e e le fluttuazioni valutarie. I dati - Non basta però questo segnale negativo per far gridare alla tragedia gli esperti di Cupertino. Basta guardare il risultato dell'ultima trimestrale del 2015, la prima dell'anno fiscale, dove la Apple ha portato a casa utili netti per 18, 361 miliardi di dollari. Un rialzo del 1,8% rispetto ai 18,024 miliardi dell'anno prima. Godono della buona salute dell'azienda anche gli azionisti, per i quali i profitti per azione sono passati da 3,08 dollari a 3,30. Ben sopra le aspettative degli analisti, che avevano previsto 3,23 dollari per azione.