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Crisi: Togni (Bper), imprese dipendono troppo da banche, serve più coraggio

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Milano, 27 gen. (AdnKronos) - Ripartire tagliando il cordone ombelicale dalle banche e affrontando i mercati con nuove forme di organizzazione e maggiore coraggio. E' questa la chiave per il rilancio dell'economia secondo il direttore generale di Bper Banca, Fabrizio Togni, che oggi, in occasione della tappa milanese di un tour sull'economia locale organizzato in collaborazione con Qn, spiega come le imprese potrebbero individuare nuove vie di sviluppo. "Le imprese italiane - sostiene Togni - dipendono troppo dal sistema bancario. Il 90% di finanziamento del sistema produttivo deriva direttamente dalle banche. E' chiaro che una situazione di questo genere rende deboli tutti: le banche perché sono eccessivamente esposte verso il sistema produttivo e le imprese perché, di fronte a difficolta di tipo bancario, corrono il rischio di non avere più l'appoggio". La situazione è chiaramente comprensibile osservando ciò che è avvenuto nelle quattro banche oggetto di salvataggio, Banca Marche, Popolare dell'Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti: "Analizzando l'evoluzione dei rapporti con i loro clienti - afferma il dg - si evidenziano realtà che hanno più che dimezzato i loro impieghi nell'arco di tre o quattro anni. Ebbene, quel credito è lo stesso che è venuto a mancare alle imprese che lavoravano con le banche stesse".

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