Sicilia: crescono compravendite immobili, ma in 7 anni 60mila posti in fumo
Palermo, 22 mar. (AdnKronos) - Dopo sette anni di crisi ininterrotta, il 2015 segna una piccola inversione di tendenza nel settore delle compravendite degli immobili in Sicilia. Rispetto allo scorso anno, sono cresciute del 4,8 per cento le compravendite per gli immobili residenziali, pari a 30.076 transazioni effettuate, e del 2,9 per cento per quelli non residenziali, con 16.621 transazioni. Ma siamo ancora lontani rispetto alle quantità scambiate nell'anno pre-crisi (2008), con una flessione del 39,8 per cento per gli immobili residenziali e del 31,8 per cento per quelli non residenziali. E' un'indagine dell'Osservatorio Mpi di Confartigianato imprese Sicilia a rilevare i primi tenui segnali di risveglio del settore nell'Isola. A livello provinciale, sono Palermo e Catania le città con il più alto numero di transazioni effettuate: 7.219 la prima e 6.134 la seconda. Seguono con un significativo distacco Messina (3.819), Siracusa (2.731), Agrigento (2.591), Trapani (2.467), Ragusa (1.848), Caltanissetta (1.635) e, infine, Enna con 852 compravendite. Cresce, anche se di poco, il numero di occupati nel settore delle Costruzioni, che nel 2015 ha registrato 4mila addetti in più (+4,2 per cento) rispetto al 2014. "E' una crescita che giunge dopo anni di stagnazione e difficoltà - dice Filippo Ribisi, presidente di Confartiginato Sicilia -, in cui il mercato ha perso 60mila addetti, e che non può certamente indurci a cantare vittoria".