Inchiesta petrolio: Descalzi, Basilicata è casa, priorità ambiente e salute (2)
(AdnKronos) - Le attività del Cova e le nostre pratiche di trattamento delle acque di produzione e di re-iniezione nel pozzo Costa Molina 2, infatti, sottolinea Descalzi, "sono state oggetto di un numero enorme di autorizzazioni da parte degli organi competenti. Nel corso degli anni abbiamo ricevuto tutti i via libera necessari a livello nazionale, regionale e locale: un iter lungo e complesso, che in Italia rende il tempo dalla progettazione all'operatività quasi doppio rispetto al resto del mondo". E' sulla base di questo lungo processo autorizzativo che insieme al nostro partner Shell, aggiunge, "abbiamo investito miliardi nelle attività in Val d'Agri, che ora vengono messe in discussione. Non avremmo preso gli impegni che abbiamo sottoscritto negli ultimi due decenni se non avessimo ricevuto tutti i permessi del caso". Tutti gli studi effettuati in Val d'Agri, soprattutto quelli che abbiamo commissionato a esperti indipendenti italiani e internazionali, rileva ancora l'ad di Eni, "hanno stabilito che la re-iniezione non solo è conforme alla legge italiana e alle autorizzazioni vigenti, ma anche alle migliori prassi internazionali. E che la qualità dell'ambiente circostante il Centro è ottima, secondo gli standard normativi vigenti".