Ict: partnership Ibm e Unicredit per infrastrutture tecnologiche (2)
(Adnkronos) - "L'idea del progetto Newton - spiega il direttore generale di UniCredit Business Integrated Solutions e ideatore del progetto Massimo Schiattarella a Ign, testata online del Gruppo Adnkronos - era un po' quella del gigante che portava sulle spalle i nani per aiutarli ad attraversare il fiume. Cioe', attraverso la creazione di un nuovo network di tecnologie operation, creavamo un business per noi dando al contempo un aiuto a quelle realta' troppo piccole per autoefficientarsi ma troppo grandi per servirsi di outsourcer locali, come ad esempio le banche con un numero di sportelli tra 300 e 700, che risentivano della crisi ancor piu' delle grandi banche". La prima operazione nata in seno al Progetto Newton fu cosi' una joint venture con Hewlett Packard per la trasformazione delle infrastrutture informatiche, della gestione amministrativa del ciclo passivo, di alcune applicazioni It dedicate al centro-est Europa e dei payments, con un risparmio cumulato complessivo previsto sulle prime iniziative di oltre 1,2 miliardi di euro su base decennale. "Dopo una profonda e attenta analisi - continua Schiattarella - Hewlett Packard e' risultata l'azienda partner ideale per il nostro piano e cosi' abbiamo dato avvio alla costituzione di 'Es Shared Service Center', una joint venture costituita al 51% da Hp e al 49% da UniCredit Business Integrated Solutions che, a distanza di un anno, ha prodotto un grande efficientamento e diverse opportunita' di contratti esterni". Da qui l'idea di estendere anche ad altri rami di azienda "che meritavano di essere trasformati ed efficientati, ma che dall'altra parte potevano essere anche venduti sul mercato". (segue)