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Banche: R&S, a marzo 114 mld crediti dubbi, 'critiche' Mps e Banco Popolare

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Milano, 1 ago (Adnkronos) - Nel primo trimestre 2013 i crediti dubbi hanno superato quota 114 miliardi di euro (con un aumento del 4% sulle consistenze del dicembre 2012). A marzo 2013 i deteriorati netti pesano per il 9,3% degli affidamenti (erano il 3,4% a fine 2008) e per l'80,2% dei mezzi propri (30,6% nel 2008). Le situazioni piu' critiche riguardano Mps e Banco Popolare: per l'istituto senese e la popolare i deteriorati netti hanno un valore ampiamente superiore ai mezzi propri (a marzo 2013, rispettivamente 297,8% e 137,9%). E' quanto emerge dal rapporto R&S Mediobanca sull'andamento dei maggiori gruppi industriali e bancari quotati in Italia. Le perdite sui crediti hanno segnato incidenze differenziate rispetto ai ricavi, particolarmente elevate per Mps (53,7%), Banco Popolare (41,2%) e Unicredit (39,9%). L'istituto di Siena nel solo 2012 ha fatto transitare in conto economico svalutazioni su crediti pari al 41,4% dei mezzi propri (13,2% la media dei 5 maggiori istituti), un'accelerazione proseguita nel primo trimestre del 2013 quando le svalutazioni si sono mantenute al 41,9% dei ricavi (25,3% la media dei 5 istituti) e al 30,9% del patrimonio netto (9,2% della media del panel). Il tasso di copertura dei crediti dubbi si e' ridotto dal 48,4% del 2008 al 40,6% del marzo 2013. Banco Popolare e Ubi mostrano tassi di copertura a marzo 2013 sistematicamente inferiori alla media del panel in tutte le categorie di crediti dubbi: per gli incagli il Banco Popolare copre al 18%, Ubi al 12,7% (24,5% la media), nelle sofferenze le coperture sono rispettivamente 38,7% e 42,3% (55,5% la media), per gli scaduti e i ristrutturati persistono dati inferiori alla media, sebbene livelli bassi interessino anche Mps. (segue)

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