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Mps: Rossi, lettera Almunia pregiudica futuro della banca (2)

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(Adnkronos) - "I fatti parlano chiaro in tal senso e le responsabilita' stanno emergendo, occorre pero' fare almeno due precisazioni - prosegue - In primo luogo non c'e' dubbio circa il fatto che le istituzioni e i partiti abbiano contribuito a nominare gli amministratori della banca che non si sono rivelati essere all'altezza ma, come la Procura della Repubblica ha chiarito ieri, al momento non c'e' traccia di tangenti a politici o a partiti politici. Certo c'e' una responsabilita' ma di qui a dire che la politica ha 'mangiato' con il Monte ce ne corre. In secondo luogo, perche' tutta questa severita' nei confronti dell'azionista pubblico e della Fondazione e tanta clemenza nei confronti di blasonati azionisti privati che hanno gestito banche importanti portandole sull'orlo del fallimento? Nel caso del Monte dei Paschi parliamo di un buco di 4 miliardi di euro, nel caso della sola Northern Rock inglese parliamo di 60 miliardi di euro". "Chiariamo dunque il problema: il controllo pubblico non e' di per se' il problema e aggiungiamo che la politica ha il dovere di occuparsi della vicenda Monte dei Paschi in quanto ci sono in ballo soldi pubblici - aggiunge Rossi - Vista la situazione difficile, il pallino e' adesso nelle mani del Governo da lei presieduto e della Banca d'Italia. Forte delle considerazioni fatte sopra, il Governo e' pienamente titolato a giocare un ruolo attivo nella vicenda facendo quello che hanno fatto gli altri governi europei (anche quello inglese e tedesco) che non hanno esitato a difendere le loro banche con tutti i mezzi. Per una volta liberiamoci della pregiudiziale anti-Stato anche perche' il Monte si salva solo con un forte sostegno del pubblico". "Veniamo al merito della lettera - aggiunge - Non sta a me giudicare un piano industriale, certo e' che le richieste della Commissione appaiono assai esigenti: un taglio dei costi che potrebbe prefigurare il licenziamento di un terzo dei dipendenti, accantonamenti e vendita di titoli Stato italiani che contrastano con la necessita' di raggiungere un margine di profittabilita' accettabile. Sembrano condizioni difficili da soddisfare senza distruggere la banca. L'unica strada percorribile per soddisfare le richieste della Commissione sembra essere lo smembramento della banca. Una vera sciagura". (segue)

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