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Turismo: nuova legge Regione Puglia sui B&B, posto freno a far west (6)

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(Adnkronos) - De Carlo sottolinea come "per il B&B familiare l'unica differenza e' che bisognera' fare una Scia (comunicazione) e avere una abitazione regolamentata pero si e' aumentata la distanza dall'abitazione, e ancora di piu' nei centri storici e per quello imprenditoriale. In quest'ultimo si arriva a 18-20 posti letto. Siamo alla follia. La nostra rabbia e' che non e' stata prevista una norma di salvaguardia per chi ha strutture alberghiere o affittacamere da 15-18 posti letto, anche di eccellenza, ai quali non e' consentito di passare con facilita' al B&B imprenditoriale. Si e' tentato di salvare il B&B o comunque di regolamentarlo ma gli albergatori vengono penalizzati. Nel momento in cui abbiamo uno scenario pugliese in cui alcuni territori per fortuna si stanno mantenendo sui loro livelli, come il Salento o la Valle d'Itria, alcune zone del Gargano, altri sono in grande difficolta', si rischia che a fine stagione alcune imprese non ce la faranno". Su una cosa sono d'accordo le associazioni: non e' un'annata particolarmente felice. A un mese di giugno disastroso sotto il profilo meteorologico che ha influenzato i flussi, e' seguito un luglio piu' positivo per quanto riguarda le presenze ma 'a macchia di leopardo', questa l'espressione usata in genere. I territori piu' floridi sono ancora il Salento (Gallipoli e Otranto in primis), parte del Gargano (Vieste) e la Valle d'Itria. Gli altri soffrono, in particolare le grandi citta'. Come ogni anno solo agosto potra' dare responsi definitivi. La sostanziale tenuta di quest'anno (resa possibile solo grazie all'aumento dei flussi stranieri e alle strutture d'elite mentre c'e' un calo notevole degli italiani e del turismo business) coincide con un calo di fatturato e posti di lavoro. Sono gli italiani che anche in Puglia spendono di meno e riducono budget e periodo dedicato alle vacanza. Infatti, analogamente a quanto avvenuto a livello nazionale si sta ragionando di un tavolo di crisi da attivare a settembre alla Regione per interventi straordinari nel settore alberghiero e nell'indotto. Se non ci saranno interventi si potrebbero perdere entro l'anno o nel 2014 60/70 alberghi.

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