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Fiat-Chrysler, stop delle toghe

Marchionne: "Andiamo avanti"

Silvia Tironi
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La Corte Suprema Usa, ha bloccato lavendita di Chrysler alla Fiat. Lo scrive il Wall Street Journal online.Ma Marchionne non sembra affatto intenzionato a rinuncare all'affare: "Non ce neandremo, mai", dice Marchionne in un'intervista a Bloomberg.Fiat dunque non ritirerà la propria offerta in caso di un rinvio dellaprocedura oltre il 15 giugno (la scadenza fissata dal contratto perl'ufficializzazione del deal). "Bisogna avere pazienza e lasciarlavorare la giustizia", aggiunge l'ad del Lingotto. L'ordinanza del giudice Ruth Bader Ginsburg dispone che la cessione sia«sospesa fino a nuovo ordine». Tale indicazione potrebbe indicare unritardo solo temporaneo. Tuttavia non è detto. In ogni caso non è unabuona notizia per Sergio Marchionne che, appena una settimana fa, si èvisto sbarrare dal governo tedesco la strada che lo portava allaconquista di Opel. Ora dolori giungono anche dagli Stati Uniti dove,invece l'operazione appariva ormai in vista del traguardo. L'ordinanza del giudice Ginsburg èancora più inattesa perchè arriva poche ore dopo che un precisointervento della Casa Bianca. L'amministrazione Obama aveva chiestoespressamente alla massima magistratura statunitense di dare il vialibera all'affare . Secondo il governo il rinvio avrebbe «graviconseguenze» per la fabbrica di Detroit. Invece niente. Lamagistratura, con atto di grande indipendenza (ma forse pericoloso peril futuro dell'azienda automobilistica) ha deciso di fermare lemacchine. L'ordinanza della Suprema Corteribalta la decisione della Corte Federale di Appello di New York che,appena venerdì, aveva confermato il disco verde già concesso daltribunale fallimentare. Adesso è tutto fermo. La causa passa all'esamedell'intero collegio di nove membri. Nel frattempo è tutto bloccato.

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