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Crisi: Cgil, in Lombardia a luglio Cigs +38%, crescono licenziamenti (2)

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(Adnkronos) - "Le analisi e gli studi dei vari istituti - prosegue Botti (Cgil Lombardia) confermano le nostre denunce e le nostre forti preoccupazioni: siamo un paese e una regione in piena depressione, con una situazione economica e industriale gravissima. In cinque anni - spiega - abbiamo avuto in Lombardia il crollo degli investimenti del 17%, con un tasso di variazione della produzione industriale cumulata italiana pari a -21%". Secondo Botti, "il Paese rischia il tracollo e rimane incapace di prospettare il suo futuro e quello delle giovani generazioni. Dal 2007 il nostro Paese e la nostra regione hanno bruciato rispettivamente 10 e 11 punti di Pil. Il nodo della Lombardia - precisa - resta quello di creare lavoro e di ri-progettare una struttura produttiva innovata e di qualita', senza la quale sara' tecnicamente impossibile creare le condizioni per la crescita e lo sviluppo del Paese, insieme all'occupazione". "Ribadiamo - conclude il sindacalista - che dinanzi alla crisi di sistema occorre intervenire per sostenere i settori industriali e commerciali e i consumi, difendere lo stato sociale e affrontare efficacemente le questioni strutturali del Paese reale, a partire dalle mancate politiche industriali che, insieme alla grande evasione, alla corruzione devastante e alle infiltrazioni mafiose, devono essere affrontate e risolte per dare al Paese e alla Lombardia una prospettiva di salvezza".

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