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Banche: giudice scrive a Orlando, senza cancellieri è paralisi, anche su npl

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Milano, 20 ott. (AdnKronos) - Senza l'assunzione di nuovi cancellieri, i tribunali di provincia sono in affanno e, anche i più virtuosi, rischiano la paralisi. Il problema è di scottante attualità se si tiene conto che la mancanza di organico nei tribunali affligge in particolare le esecuzioni immobiliari: queste procedure sono alla base di un rapido smaltimento dei crediti deteriorati e inesigibili, il problema numero uno del sistema bancario italiano. Un giudice di Vicenza, Giulio Borella, ha deciso di scrivere una lettera con un accorato appello al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per sollevare la questione. "Credo che non le sia ignota l'importanza del settore in cui opero, di così grande impatto nell'economia nazionale", scrive il giudice vicentino nella lettera che l'Adnkronos ha potuto visionare. "Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo fatto la nostra parte e non siamo rimasti a guardare: siamo passati in tre anni da circa 200 aggiudicazioni all'anno nel 2015 a 700 al 30 giugno e, per la fine dell'anno, contiamo di farne 1.000-1.200 con un indice di rotazione e smaltimento nettamente positivo, che nessun tribunale del distretto può vantare". Tutto questo, dice il magistrato, "è stato reso possibile dallo sforzo comune di tutti, dai dirigenti dell'ufficio, ai magistrati, dai cancellieri agli ausiliari e agli avvocati, che abbiamo coinvolto in questo percorso, non facile, inizialmente irto di ostacoli, ma che ha dato i suoi frutti. Oggi, però, questo percorso virtuoso, che non era sfuggito - noi, cittadina di provincia - agli stakeholders e ai maggiori players del settore, rischia seriamente di interrompersi e andare perduto".

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