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Licenziamenti Ikea, l'azienda: "Non c'era più fiducia"

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Milano, 1 dic. (AdnKronos) - Ikea ribatte alle accuse sui due licenziamenti: uno di una madre di un figlio disabile a Corsico nel milanese e l'altro di un dipendente per 5 minuti in più di pausa a Bari. Cerchiamo, scrivono in una nota, "di bilanciare ogni giorno le esigenze individuali con la volontà di offrire il servizio migliore ai nostri clienti". I casi di licenziamento, spiegano, "sono stati giustificati da situazioni in cui, purtroppo, la relazione di fiducia alla base del rapporto di lavoro era venuta meno, e quindi la responsabilità non era più condivisa". "Ikea disumana", la rivolta dei clienti In ogni circostanza Ikea, spiegano, "si è mossa nel rispetto dei valori che ne guidano da sempre l'agire quotidiano e seguendo quanto previsto dai contratti di lavoro e dalle normative vigenti". Nella piena convinzione della correttezza delle proprie azioni, l'azienda "fornirà i dettagli di ogni singolo caso ove richiesto nelle sedi preposte". "Siamo profondamente rammaricati nel vedere che le ricostruzioni apparse in questi giorni restituiscono una versione dei fatti e una prospettiva che non rappresentano - né ora né in futuro - la visione e il valore di Ikea nel Paese", conclude la nota.

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