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Ginori, c'è l'intesa: salvi 200 posti

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Roma, 4 dic. (AdnKronos) - Raggiunta l'intesa per dare continuità allo storico stabilimento Richard Ginori di Sesto Fiorentino. Oggi, si legge in una nota diffusa dal Mise, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, della Regione Toscana e del Comune di Sesto Fiorentino, così come di tutte le parti direttamente interessate, è stato definito il percorso che consentirà all'azienda non solo di acquisire l'immobile ma soprattutto di pianificare gli investimenti necessari al futuro della ceramica artistica italiana. L'incontro, precisa ancora la nota, si è tenuto nella sede del Dicastero di via Veneto. "Con questo accordo si è salvaguardato un importante marchio del Made in Italy e salvati contemporaneamente oltre 200 posti di lavoro, competenze professionali e artistiche di altissimo livello" afferma in una nota il ministro Calenda. "Dopo che il governo ha acquistato il Museo Richard Ginori, scongiurandone il degrado, oggi abbiamo fatto un ulteriore passo per consolidare un patrimonio storico e culturale italiano. Di questo sono molto orgoglioso", aggiunge Calenda. “Finalmente tiriamo un sospiro di sollievo - dichiara il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi - dopo tanti, troppi mesi di attesa, c'è l'accordo sul futuro dello stabilimento Richard Ginori. Il primo pensiero va ai lavoratori, per i quali, finalmente, si apre la possibilità di un futuro meno incerto. E poi alla nostra città, a Sesto Fiorentino, che ha atteso l'esito dell'incontro di questo pomeriggio per mesi". Soddisfatti i sindacati. "L'accordo raggiunto per la compravendita dei terreni tra Richard Ginori e le banche creditrici è una notizia importantissima alla quale abbiamo lavorato per mesi - sottolineano in una nota congiunta Mirko Zacchei (Femca Cisl) e Bernardo Marasco (Filctem Cgil) - Ringraziamo i lavoratori della Ginori che hanno con noi lottato con coraggio, le istituzioni a tutti i livelli che hanno lavorato in sinergia per questa soluzione. Un abbraccio va anche a tutti i sestesi che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno. È il primo passo. Da oggi infatti si apre una nuova sfida, quella legata alla partita sul piano di rilancio della Ginori e degli investimenti".

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