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Investire per i figliecco la guida alla scelta

Dai classici buoni postali, fino ai piani individuali pensionistici: tutti i vantaggi e gli svantaggi

Lucia Esposito
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In tempi di crisi il futuro fa ancora più paura. Fa paura il futuro dei più piccoli ed è per questo che molti genitori/nonni/zii oggi più che mai si preoccupano del loro avvenire. Gli studi, il lavoro, l'improvviso cambiamento dello status quo (i genitori che perdono il lavoro o si ammalano) sono per molti un chiodo fisso ed è per questo che si rivolgono al mercato per trovare l'offerta giusta, quella che garantisca una rendita nel lungo periodo al minore senza tuttavia imporre esborsi eccessivi. Il Sole 24 Ore in edicola oggi, lunedì 14 ottobre, pubblica una guida alla scelta dell'investimento in cui vengono messi in luce tutti i pro e i contro di questo o quell'investimento. Il consiglio che il quotdiano di Confindustria dà è quello per cui se si tollera poco l'altalena dei mercati, se il contraente non vuole restare appeso all'ottovolante della Borsa, meglio guardare prodotti meno redditizi ma capaci di proteggere il capitali. A ciascuno il suo -  Il primo strumento è il libretto di risparmio o buoni fiscali (questi ultimi però offrono un rendimento molto limitato che è scarsamente in grado di coprire l'inflazione). Se il sottoscrittore è pronto ad accettare e sopportare riduzioni anche forti del valore delle quote, una scelta possibile possono essere i fondi comuni di investimento, gli Etf. La rendita può essere interessante.  Molte famiglie guardano alle polizze assicurative per mettersi al riparto dai rischi del mercato e garantire ai propri eredi la possibilità di studi universitatri o master all'estero.  Le proposte, come sottolinea il Sole, sono tante e ogni compagnia ha la sua proposta. "La formula classica - scrive il Sole -  è la polizza di capitale differito o di rendita differita abbianata a una garanzia sulla premorienza o sull'invalidità permanente del contraente. La guida prende in considerazionea che i Pip (piani individuali pensionistici) e i Pac (piani di accumulo) che, secondo gli esperti hanno vantaggio di impostare nei tempi giusti rendite e coperture. I Pip possono essere intestati ai figli e offrono vantaggi fiscali contributivi simili a quelli dei fondi pensione. Anche i Pac offronto il vantaggio di una grande flessibilità. 

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