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Gruppo Cappresenta Perform Water 2030, piattaforma di ricerca su sistema idrico

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Milano, 12 feb. (AdnKronos) - Otto aziende, due istituti universitari e uno di ricerca per un investimento di circa 9 milioni di euro. Si chiama PerForm Water 2030 ed è il nuovo progetto presentato dal Gruppo Cap, il gestore del servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Milano, nell'ambito del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 e della call d'innovazione 'Accordi per la Ricerca e l'Innovazione' di Regione Lombardia. PerForm Water 2030, la cui definizione ufficiale è Platform for Integrated Operation Research and Management of Public Water towards 2030, avrà una durata di 30 mesi, e formerà una piattaforma diffusa di ricerca, sviluppo e implementazione di tecnologie e strumenti decisionali per garantire una più efficace gestione del servizio idrico integrato. "Gli accordi per la ricerca lanciati dalla Regione Lombardia, sono strumenti nuovi, che superano la logica del bando", dichiara Luca Del Gobbo, assessore all'Università, Ricerca e Open Innovation della Regione Lombardia. "I progetti come PerForm Water 2030, che vede il Gruppo Cap come capofila, riguardano innovazioni di prodotto o di processo e sono stati presentati da una 'rete' costituita da almeno un'impresa e un centro di ricerca o università. I progetti hanno anche un effetto leva: i 106 milioni finanziati dalla Regione consentono a imprese e centri di ricerca di investire 206 milioni di euro". Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap, spiega che "con PerForm Water 2030 vogliamo trasformare i nostri impianti e le nostre strutture in veri e propri laboratori per l'innovazione. L'obiettivo è creare un network di realtà industriali e centri di ricerca che, con un approccio multidisciplinare, possano dare un contributo all'innovazione nei settori che caratterizzano la nostra attività: qualità dell'acqua, recupero di energia e risorse in ottica di economia circolare, analisi dei costi e tariffazione”. PerForm Water 2030 sarà coordinato scientificamente dal Politecnico di Milano, con la presenza di Fondazione Politecnico di Milano. Prevede inoltre la partecipazione dell'Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irsa-Cnr) e dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. “PerformWater 2030 permetterà di sviluppare, in campo, ricerche metodologiche e tecnologiche di frontiera", spiega Francesca Malpei, docente del Politecnico di Milano e coordinatrice scientifica del progetto. "Per definire nuovi paradigmi nella gestione delle acque, in una prospettiva di sostenibilità, recupero di materia ed energia e circolarità”. Con quasi 9 milioni di euro di budget e un finanziamento di 4,5 milioni euro, l'iniziativa prenderà vita nelle cinque sedi dei 61 impianti di depurazione di Gruppo Cap, a partire da Bresso, a nord di Milano, dove da marzo 2017 l'azienda sta sperimentando la produzione di biometano estratto dai reflui fognari. L'impianto di depurazione di Peschiera sarà invece utilizzato per testare la rimozione avanzata di azoto dai reflui della Città metropolitana di Milano. I siti di San Giuliano Est e Ovest e di Sesto San Giovanni ospiteranno invece attività di ricerca, implementazione e sperimentazione di tecnologie sulla valorizzazione dei fanghi e la rimozione di inquinanti emergenti, mentre la Sala Azzurra dell'Idroscalo, a Segrate, diventerà la base di ricerca e innovazione condivisa di Perform Water 2030 e lo spazio per lo sviluppo di attività di modellazione e di strumenti operativi.

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