Vinitaly: il vino dei Carmelitani sfida i colossi del settore (2)
(AdnKronos) - “Sono orgoglioso di voi e non sarei mancato a questa presentazione per nessun motivo al mondo – ha detto Zaia rivolgendosi ai Carmelitani e a Piazza – perché dentro a queste bottiglie c'è qualità, sono vini buonissimi, ma ci sono storia, identità, la spiritualità di questi straordinari frati vignaioli. Una fusione di materia e spirito di grande fascino”. L'idea è nata per ridare vita alle attività tradizionali del Convento. Era infatti usanza dei frati di auto prodursi il vino domenicale e da pasto, usando le varietà di vitigni presenti da decenni nei broli dei propri conventi. Le due bottiglie, dalla forma il più possibile vicina a quella utilizzata nel lontano passato, recano nell'etichetta due immagini dei dettagli della Chiesa dei Carmelitani Scalzi di Venezia: una statua del timpano e una parte del mosaico pavimentale.