T.Imerese: sindaco scrive a Mattarella, 'profondo sconforto, ci incontri'
Palermo, 23 apr. (AdnKronos) - "Illustrissimo signor Presidente, le scrivo anche su sollecitazione degli operai che hanno prestato la loro attività lavorativa presso lo stabilimento Fiat di Termini Imerese e le aziende dell'indotto e che oggi attraversano momenti di profondo scoramento a causa di un futuro che appare senza prospettive". Inizia così la lettera che il sindaco di Termini Imerese (Palermo), Francesco Giunta, ha inviato oggi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Preoccupa, infatti, lo stallo del piano di rilancio dell'ex fabbrica del Lingotto affidato alla Blutec, che sembra naufragare dopo che nei giorni scorsi Invitalia ha avviato le procedure per la restituzione di un finanziamento di 20 milioni di euro erogati. "A distanza di parecchi mesi dalla riapertura dei cancelli dello stabilimento ex Fiat - scrive ancora Giunta - sembra che il progetto di riqualificazione stia crollando come un castello di carte". Per il primo cittadino il centro del Palermitano ha "le potenzialità per creare nuovi posti di lavoro nel settore del turismo culturale, ambientale, termale e paesaggistico". Ma per farlo serve che "le istituzioni nazionali e regionali investano in termini di pubblicità per attirare flussi turistici che sono sempre mancati ma che possono dare l'atteso sollievo". Infine, l'invito al capo dello Stato. "Gli operai e le loro famiglie trarrebbero conforto e rinnovata fiducia da un incontro con lei, così come una sua visita alla città, all'agglomerato industriale e alla vicina area archeologica sarebbe certamente l'avvio per l'essenziale rilancio del nostro territorio" conclude Giunta.