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Padova: Confapi, immigrati il 31% della forza lavoro industriale (2)

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(AdnKronos) - (Adnkronos) - Considerando l'intero periodo che va dall'inizio del 2008 al 2017 possiamo notare che il saldo tra assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro la crescita più consistente si registra per persone giunte da Romania (+9.368), Cina (+8.527), Moldavia (+3.824) e India (+3.333), ma ci sono altri Stati, come la Polonia, in negativo (-763), complice la tendenza positiva dell'economia interna, che porta al rallentamento dei flussi in uscita. E cosa succederebbe se anche negli altri Paesi citati un'economia nazionale che torna al segno “più” portasse i lavoratori ad abbandonare l'Italia per tornare in patria? Una domanda che acquista valore considerando che la popolazione straniera residente in Veneto è in diminuzione lieve ma costante da 2014 (da 514.592 persone alle attuali 485.477). "Mi torna in mente un film di Sergio Arau di qualche anno fa, ambientato in California: s'intitolava “Un giorno senza messicani” e immaginava che di colpo gli immigrati, che svolgevano le professioni più umili, sparissero. Chiaramente una situazione paradossale, ma la provocazione a essa sottesa era sensata e valida anche ad altre latitudini - commenta il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio - So che la posizione può sembrare impopolare, ma mi sembra che si continui a parlare di “invasione straniera” quando la realtà è un'altra, quella di un'economia - la nostra - che ha bisogno di chi svolga mansioni poco qualificate perché non ci sono più italiani disponibili a farlo".

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