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Angela Merkel, il piano per strozzare l'Italia: il nuovo Fondo monetario europeo, scenario spaventoso

Giulio Bucchi
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L'Italia tra pochi giorni rischia di ritrovarsi di nuovo sotto schiaffo da Berlino. Intervistata dalla Faz, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha messo nero su bianco l'ultimo, estremo tentativo di "dittatura economica" teutonica sul resto dell'Europa.  Leggi anche: Quando Savona diceva a Libero "serve un leader che ci porti fuori dall'Europa" Due i punti cruciali e assai inquietanti per Lega e M5s. Innanzitutto, la Cancelliera ha drasticamente ridimensionato in vista del vertice del 28-29 giugno la proposta del presidente francese Emmanuel Macron di istituire un bilancio comune per gli investimenti. Macron parlava di diverse centinaia di miliardi di euro, la Merkel si limita a qualche decina di miliardi, praticamente briciole. Ma la vera mazzata in prospettiva per l'Italia rischia di arrivare dal progetto tedesco sul meccanismo europeo di stabilità Esm che "deve diventare un Fondo monetario europeo", con poteri straordinari. Non più solo grossi prestiti di emergenza con scadenza trentennale, ma anche, sottolinea Federico Fubini sul Corriere della Sera, "prestiti limitati a cinque anni e vigilanza diretta sulle economie dei diversi Paesi". A questo Fme corrisponderebbe anche l'autorità di imporre una ristrutturazione del debito pubblico di un Paese, ossia farlo fallire in maniera ordinata e guidata prima di prestargli le somme necessarie. Il guaio è questo Fondo sarebbe in sostanza in mano a Francia e Germania, con un potere di veto riservato ai due soli Paesi che contribuiscono al fondo per il 20% del capitale e con l'ultima parola data ai rispettivi parlamenti. "L'area euro à- conclude Fubini - diventerebbe per legge un governo dei creditori sui debitori, deciso dalle preferenze politiche dei primi". E con l'Italia, vista l'aria che tira tra spread e speculatori finanziari, nella scomodissima parte dei debitori.

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