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Dl Dignità: Assindustria Venetocentro, senza modifiche perdita occupati e investimenti (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - Oltre 600 imprenditori e manager delle risorse umane hanno affollato il doppio appuntamento. Una partecipazione ampia, che misura l'esigenza di capire come la nuova normativa inciderà nell'organizzazione quotidiana del lavoro in azienda, con la preoccupazione per i costi aggiuntivi, l'incertezza, le nuove rigidità e il rischio di contenziosi. Ad aprire i lavori sono stati, a Treviso, il Presidente di Assindustria Venetocentro Massimo Finco, e a Padova il Presidente Vicario Maria Cristina Piovesana. "Non c'era occasione più ‘difficile' per questo esordio associativo, di quella rappresentata dall'approfondimento di un provvedimento di legge che, se confermato nella sua impostazione originaria, è destinato ad incidere in maniera pesantemente negativa sul lavoro e sull'organizzazione del lavoro delle nostre imprese - dichiara il Presidente Massimo Finco -. Se nelle intenzioni dichiarate, e nel titolo che ne esprime gli intendimenti, vorrebbe restituire dignità al lavoro e ai lavoratori e combattere la precarietà, l'esito ci appare totalmente disallineato rispetto agli obiettivi, figlio di un'altra economia (quella della crisi) che oggi, possiamo dire in via di superamento e figlio di pregiudizi culturali fuori dal tempo". "Si dichiara di voler combattere la precarietà del lavoro - aggiunge il Presidente Vicario Maria Cristina Piovesana -. Ma quella è stata figlia degli anni di crisi, e non causata da una normativa troppo ‘generosa' in termini di flessibilità che oggi si vorrebbe cancellare. Oggi l'economia si è ripresa, e affrontare in questo modo la presunta precarietà con la memoria del passato, significa illudersi, ancora una volta, che sia un provvedimento di legge a creare il lavoro. Non è mai stato così, non è così e non lo sarà. Il lavoro lo creano un'economia in crescita e le imprese. Purtroppo, le rigidità che questo decreto legge introduce, avranno solo l'effetto di far perdere le occasioni di lavoro che un'economia in lenta ripresa sta creando".

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