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Lavoro: Fassa Bortolo, 42 mln euro per rilancio di Vilca bloccati da una firma

AdnKronos
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Treviso, 27 lug. (AdnKronos) - "Occupazione ed investimenti a rischio per un semplice cavillo burocratico". È quanto denuncia la Fassa Bortolo di Spresiano che nel 2017 ha acquisito la storica azienda veronese Vilca di Dolcè per 24 milioni di euro a seguito di un concordato preventivo con continuità aziendale, e che oggi vorrebbe avviare il rilancio dell'unità produttiva veronese. "Mancano i permessi del Comune di Dolce', in un primo momento favorevole, per l'ampliamento del nuovo sito produttivo. Un rimpallo tra sindaco e segretario comunale ed ufficio tecnico, per apporre una semplice firma a cui basterebbe un notaio, rischia di far saltare un piano di investimenti di 42 milioni di euro", spiegano alla Fassa Bortolo che si dice pronta a mettere sul campo l'investimento, e che "Invece sono incredibilmente bloccati per una mancata decisione". La Vilca azienda del comparto della produzione di calce che attualmente impiega circa cinquanta addetti nel 2017 non versava in acque Sicure. Grazie a Fassa Bortolo è stata salvata da una crisi che sembrava irreversibile, ma ha messo a punto un piano di rilancio per potenziare le linee produttive, cambiare il combustibile delle fornaci per ridurre l'impatto ambientale, ampliamento dello stabilimento per lo stoccaggio e rendere più efficiente la cava. Il piano di Fassa Bortolo del valore di 42milioni di euro comprende anche opere per mitigare l'impatto morfologico – paesaggistico della cava sull'ambiente circostante.

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