Cerca
Cerca
+

Autostrade, così la guerra ai Benetton mette a rischio le pensioni: l'allarme, chi rischia la rovina

Gino Coala
  • a
  • a
  • a

A tremare per le minacce di revoca delle concessioni autostradali non ci sono solo i vertici di Autostrade per l'Italia, entrati in consiglio di amministrazione ieri con le facce nerissime, ma anche gli investitori internazionali, sempre più perplessi sui continui cambi di rotta del governo a proposito di nazionalizzazione della rete autostradale e sugli esborsi da riconoscere alle famiglie delle vittime del ponte Morandi e agli sfollati genovesi. Leggi anche: Ponte Morandi, lo schifo del consigliere di Atlantia: come fa i soldi con la strage Il continuo tira e molla ha prodotto oscillazioni che sono andate ben oltre l'andatura fisiologica del titolo, ben oltre sicuramente i limiti della pazienza di parecchi investitori internazionali che hanno tutte le intenzioni di trascinare in tribunale il governo italiano. Come riporta Repubblica, negli Stati Uniti lo studio Bronstein, Gewirtz & Grossman è sta valutando la possibilità di "potenziali cause per conto degli acquirenti di Atlantia", dopo il crollo delle ricevute di deposito azionario Usa in merito alla possibile revoca delle concessione. A essere particolarmente inviperiti sono i gestori di un noto fondo internazionale, che è anche socio di Atlantia, che ha rivelato: "Chi come noi investe in infrastrutture, investe in un business che per sua natura ha ritorno sull'investimento prevedibili. Ma il governo italiano è tutto fuorché prevedibile, e per quanto mi riguarda mi sarà dfifficile d'ora in poi investire in Italia, perché l'incertezza e il rischio mi impediscono di fare qualunque valutazione economica". Una linea che trova d'accordo chi amministra i fondi pensione, quelli che di fatto garantiscono il denaro accantonato dai lavoratori che sperano in una compensazione dell'assegno previdenziale a fine lavoro: "Viste da fuori, le esternazioni scomposte delle istituzioni italiane fanno pensare che quella che è una tragedia umana si è trasformata in una guerra politica. Ma i contratti sono fatti per essere rispettati, e se il governo invece che far applicare le regole le sovverte, io non possono investire le pensioni dei miei clienti sulla propaganda".

Dai blog