Arriva Seabin per ridurre la plastica nel mare
San Benedetto, 14 set. - (AdnKronos) - Contro l'inquinamento del mare arriva Seabin, un dispositivo innovativo per la raccolta del materiale plastico. Installato nei porti di Fano e San Benedetto del Tronto nelle Marche, il nuovo sistema tecnologico rientra nel più vasto progetto #Plastic Less promosso da Life Gate, al quale ha aderito anche Whirlpool Emea, che ha presentato allo Yacht Club Marina dei Cesari (Fano) il proprio sostegno all'iniziativa: “Con #Plastic Less vogliamo affrontare in maniera proattiva e concreta la sfida di ripulire i nostri mari e promuovere un beneficio reale alla collettività”, ha spiegato Alessandro Magnoni, direttore della Comunicazione e Relazioni Governative di Whirpool Emea. Il progetto, nel complesso, ha l'obiettivo di recuperare i rifiuti plastici dai mari italiani, promuovendo un modello di economia e di consumo circolare attraverso la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti marini. In questo contesto, nelle Marche, sono stati selezionati il Porto di Marina dei Cesari a Fano e il Circolo Nautico Sambenedettese per l'installazione dei Seabin, sistemi, realizzati da Poralu Marine, che galleggiano in acqua e che, posizionati nei punti di accumulo, sono attivi per 24 ore al giorno, senza sosta, con la capacità di catturare oltre 500 chilogrammi di rifiuti all'anno, dalle bottiglie di plastica alle micro plastiche da 5 a 2 millimetri di diametro e microfibre da 0,3 millimetri, neppure visibili ad occhio nudo. “Il Mediterraneo ha assoluto bisogno di essere liberato dalle plastiche che lo inquinano e lo soffocano – ha commentato in un video messaggio durante la conferenza stampa di presentazione Patrizia Terzoni, Vice Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati – Anche il Governo farà la sua battaglia: entro settembre incardineremo un disegno di legge per la tutela del mare dalle plastiche. Ad oggi, infatti, il 50% del pescato è plastica e, in assenza di questo regolamento, questo materiale verrebbe rigettato in mare”.