Meccanica: Padova e Treviso, macchine e impianti tirano l'export (4)
(AdnKronos) - "Più impresa, più lavoro, lo slogan di Federmeccanica bene si accompagna ai dati del nostro territorio dove la metalmeccanica è driver industriale e di innovazione. Un ‘tesoro' da mantenere, senza nostalgie del passato o passi indietro - dichiara Antonella Candiotto, Vicepresidente di Assindustria Venetocentro e Presidente del Gruppo Metalmeccanico di AVC per Treviso -. Vi è un rallentamento congiunturale, pur previsto, e questo ci impone un impegno se possibile ancora più intenso per essere sempre vincenti, soprattutto nei mercati esteri". "È in corso la sfida del 4.0, dove è essenziale la formazione dei nostri collaboratori, che il nostro contratto nazionale di lavoro già prevede tra i contenuti fondamentali nelle relazioni industriali e dove le imprese stanno investendo con convinzione. Occorre continuare e far diventare le nostre aziende sempre più attrattive per comunicare al meglio il patrimonio rappresentato dall'industria metalmeccanica italiana e veneta e per coinvolgere nuovo capitale umano, risorsa primaria della competitività e del successo del metalmeccanico di Treviso e Padova", sottolinea. L'industria metalmeccanica, con oltre 100mila imprese, rappresenta l'8% del Pil nazionale, quasi il 50% dell'export e 1,7 milioni di addetti. Tra Treviso e Padova in particolare, opera un distretto metalmeccanico aggregato con 9.914 imprese (41,2% del comparto in Veneto) e oltre 95.600 addetti (40,2% del totale). Un volume di esportazioni di oltre 10,7 miliardi nel 2017 (+6,7%), il 40,4% del totale regionale. Uno dei primi poli meccanici e meccatronici in Italia, cuore del nuovo “triangolo industriale”, impegnato nella trasformazione 4.0, in cui le politiche del Governo, è questo l'auspicio, potranno misurarsi con la vita reale delle imprese.