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Spread, cosa rischiano le banche ogni cento punti in più: gli istituti più a rischio

Matteo Legnani
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Una buona parte sta all'estero. Ma tra coloro che, in Italia, hanno in tasca (pancia?) titoli di Stato, la parte del leone la fanno ovviamente le banche. Secondo stime della Banca d'Italia relative ad agosto e riportate oggi dal Corsera, poco più di un decimo degli investimenti delle banche italiane è in debito dello Stato. E poichè all'aumentare dello spread, e quindi del rendimento, corrisponde una diminuzione del valore di quei titoli di Stato, secondo stime di mercato, ogni cento punti di aumento del differenziale tra Btp e Bund , si erode di circa lo 0,4% il patrimonio di Ubi, Monte dei Paschi e Banco Bpm (mentre per Unicredit, Intesa San Paolo e Bper l'impatto è minore). Per questo, un continuo peggioramento del mercato del debito (tradotto: aumento dello spread) potrebbe obbligare le banche più esposte a aumenti di capitale per ricostituire il patrimonio eroso al di sotto dei minimi regolamentari. E qui, prosegue Federico Fubini sul Corsera, rischia di innescarsi una spirale: proprio le condizioni di mercato rendono impossibile agli istituti raccogliere capitali freschi. Leggi anche: Spread tocca quota 340: Piazza Affari, crollano le banche: stop alle contrattazioni

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