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Pensioni, l'ultima versione della rapina: come e chi colpisce il "contributo di solidarietà"

Caterina Spinelli
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"Al via il contributo di solidarietà". L'annuncio della capogruppo in Commissione Lavoro, Laura Murelli, è arrivato ieri, 25 ottobre. Il chiacchieratissimo taglio relativo alle cosiddette "pensioni d'oro", alla fine, dovrebbe colpire in maniera progressiva gli assegni superiori a 4.500 euro netti al mese e sarebbe modulato su diversi scaglioni tutti da definire. Sul reddito di cittadinanza, invece, potrebbe essere risolta la questione della congruità delle offerte di lavoro a chi prende il sussidio. Secondo i 5 Stelle la prima offerta deve essere stabilita entro 50 chilometri dal luogo di residenza, mentre la seconda e la terza (che deve essere accettata, altrimenti si perde il sussidio) entro 80 chilometri. Leggi anche: Pensioni, la quota 100 è rimandata Proprio a causa di queste due norme, "il reddito e la pensione di cittadinanza" e la "quota 100", il disegno di legge di Bilancio sta subendo forti rallentamenti. La proposta è stata infatti approvata il 15 ottobre scorso dal Consiglio dei ministri, ma deve ancora essere presentata in Parlamento. L'esecutivo avrebbe dovuto farlo entro il 20 ottobre, ma prende tempo per poter inserirci anche queste due misure tanto care a Lega e M5s. Nel caso in cui si tirasse troppo per le lunghe, il governo punterà ad aggirare il ritardo, presentando due emendamenti.    

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