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Giuseppe Nucera, l'allarme dell'esperto: "Patrimoniale e tassa di successione, cosa rischia l'Italia"

Caterina Spinelli
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Lo spread preoccupa tutti, pure il tributarista Giuseppe Nucera. "L'unica soluzione sarebbe inasprire la tassa di successione (che oggi scatta sopra il milione di euro) e aggirarla con strumenti per il passaggio generazionale, che perfeziona la traditio del bene esentandolo dall'imposizione, ma l'utilizzo di uno o più strumenti solo per pagare meno imposte, prescindendo da valide ragioni economiche, non è consentito", sottolinea l'esperto. Leggi anche: Il governo trema: Draghi fa litigare Salvini e Di Maio L'allievo del giurista Vicktor Uckmar prosegue: "La stessa Costituzione che chiede di pagare tasse in ragione della propria capacità contributiva ci consente di determinare una configurazione fiscale più favorevole. Una contrapposizione tra un dovere e un diritto che viene stiracchiata, troppo spesso pro fisco e raramente pro contribuente". È il caso della patrimoniale, la cui ombra continua ad aleggiare sull'Italia, che si calcola sullo stock di beni e attività acquisiti mediante redditi già tassati. Ecco che si finisce al paradosso: "Se un soggetto non produce redditi deve comunque pagare delle imposte - prosegue Nucera - . In questo clima di polizia fiscale e di scambio di informazioni a livello internazionale (dal Facta alla Crs) è quasi impossibile fuggire. Ci sono una serie di presunzioni e di strumenti antiabuso che annullano ogni discrezionalità. Certo, esistono strumenti che sfruttano le pieghe della normativa per mitigare l'imposizione ma si rischia l'avvio di contestazioni e un contenzioso con costi, tempi ed esiti del tutto incerti". Leggi anche: Anche il Wall Street Journal massacra l'Ue E così i professionisti e gli imprenditori sono costretti a fare armi e bagagli e portarli all'estero. Non si dica però che portare i propri soldi fuori dall'Italia significhi non pagare dazio: "C'è già la tassa sui soldi all'estero. Si chiama Ivafe e ammonta al 2 per mille del patrimonio detenuto all'estero". Con lo spread l'incertezza pervade anche le banche: "Chi ha un conto dovrebbe verificare qual è la garanzia teorica e la capacità del garante di coprire gli importi con la propria tesoreria (solidità) rispetto all'ammontare delle garanzie azionate - conclude l'esperto -. Lo Stato non può permettersi la crisi delle banche, perché detengono un terzo del debito sovrano". Insomma, occhio "alla spesa pubblica fuori controllo". 

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