Rottamazione bis, ultima chiamata
Fisco
Roma, 30 nov. (AdnKronos) - Rottamazione bis, ancora pochi giorni per pagare le rate scadute delle cartelle e non perdere così i benefici concessi dalla legge. Circa 345mila contribuenti, il 41% di coloro che hanno aderito alla definizione agevolata, prevista dal DL n. 148/2017, sottolinea l'Agenzia delle Entrate in una nota, hanno una nuova opportunità per mettersi in regola. Secondo quanto stabilisce il decreto legge numero 119/2018, attualmente in fase di conversione da parte del Parlamento, chi non è riuscito a pagare, in tutto o in parte, una o più rate della 'rottamazione bis' in scadenza a luglio, settembre e ottobre, può regolarizzare la propria situazione, effettuando i pagamenti entro il 7 dicembre 2018 e usufruire direttamente dei benefici, previsti dalla nuova definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione-ter. Il versamento delle rate dovute consente, infatti, l'automatico differimento degli eventuali successivi pagamenti delle somme residue "rottamate" (in scadenza a novembre 2018 e febbraio 2019) che saranno ripartiti in 5 anni a partire dal 31 luglio 2019. Per i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata, la legge prevede il vantaggio di pagare il solo importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. La "rottamazione bis" ha visto un'ampia platea di contribuenti interessati. Complessivamente sono pervenute più di 950mila domande di adesione da circa 840mila contribuenti (ogni contribuente poteva presentare più domande). A oggi sono interessate dalla nuova opportunità di pagare le rate scadute più di 400mila domande di adesione, corrispondenti a 345 mila contribuenti. Il Lazio guida la classifica delle regioni con quasi 58 mila contribuenti, chiamati alla cassa entro il 7 dicembre, seguito da Campania (45 mila) e Lombardia (40 mila). Il saldo delle tre rate costituisce il requisito indispensabile per accedere ai benefici della nuova edizione della definizione agevolata delle cartelle per i carichi affidati all'Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. In caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento entro il termine del 7 dicembre 2018 delle rate della "rottamazione-bis" in scadenza nei mesi di luglio, settembre e ottobre 2018, per gli stessi carichi non si potrà più accedere alla "rottamazione ter" e Agenzia delle entrate-Riscossione, come stabilito dalla legge, dovrà riprendere le procedure di riscossione. A partire dal mese di novembre, Agenzia delle entrate-Riscossione, grazie alla collaborazione di importanti partner istituzionali, ha avviato una capillare campagna informativa sulla nuova chance a favore dei contribuenti. Con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e la Presidenza del Consiglio, sono stati realizzati spot radiofonici e televisivi in onda sulle emittenti della Rai, mentre Ferrovie dello Stato - Trenitalia SpA e Poste Italiane SpA hanno messo a disposizione la propria rete monitor, presente sui treni (Frecciarossa e Frecciargento) e negli uffici postali in tutto il territorio nazionale, per la diffusione di video informativi. Per effettuare il pagamento delle rate non è necessario presentare alcuna istanza, ma è sufficiente effettuare il versamento, senza oneri aggiuntivi, utilizzando i bollettini Rav con le scadenze di luglio, settembre e ottobre ricevuti insieme con la "Comunicazione delle somme dovute" inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione, la cui copia può essere richiesta direttamente online sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. È possibile pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l'App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa oppure direttamente agli sportelli. Infine è possibile pagare i tributi indicati nelle cartelle di pagamento tramite compensazione con i crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica amministrazione.