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Lavoro: in Veneto tornano a crescere i contratti a tempo indeterminato (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - La dinamica trimestrale risulta fortemente influenzata dalla stagionalità tipica del periodo, che spiega il calo dei settori del commercio (-3.500 posizioni di lavoro) e del turismo (-23.100), così come il saldo positivo dell'istruzione (+13.400), effetto dell'assunzione del personale precario della scuola, e dell'agricoltura (+7.400), che registra un saldo anche migliore di quello dello scorso anno. Sul fronte industriale, segno meno per il manifatturiero (-1.800), positiva l'edilizia (+500). Su base annua la crescita si conferma trainata dal settore dei servizi (+20.000). Venezia è la provincia che ha risentito maggiormente della fine della stagione turistica, perdendo 20.300 posti di lavoro, ma saldi negativi si registrano anche a Belluno (-2.200) e Rovigo (-800). Bilancio positivo nelle altre province: +5.600 a Verona (un risultato migliore rispetto a quello dello scorso anno), +2.800 a Padova, +2.100 a Treviso e +1.200 a Vicenza. “La ripresa dei contratti a tempo indeterminato – commenta l'assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan – appare effetto prevalente della stabilizzazione dei contatti a termine stipulati lo scorso anno. Permane sia sul fronte economico che, di riflesso, su quello occupazionale, un sostanziale clima di incertezza, dovuto anche ai recenti interventi normativi. Sotto questo punto di vista, è tuttavia presto per valutare gli effetti del ‘decreto dignità' che essendo entrato pienamente in vigore solo nel mese di novembre per quanto riguarda le modifiche alla disciplina del contratto a tempo determinato, ancora non ha avuto impatto sulle dinamiche occupazionali. Gli effetti potranno cominciarsi a vedere solo nel prossimo trimestre”.

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