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Pensioni, la fregatura dietro Quota 100: già a rischio i fondi per il 2020

Giulio Bucchi
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Prende forma Quota 100, la riforma delle pensioni fiore all'occhiello leghista nella manovra. Il superamento della legge Fornero non sarà totale, o perlomeno sarà a tempo, complice anche la riduzione dei fondi per il comparto. Con l'accordo tra il premier Giuseppe Conte e la Commissione Ue sul deficit al 2%, verranno tagliati 2 miliardi e con le risorse di 4,7 miliardi è dura fare miracoli. Leggi anche: Lega, pioggia di soldi per i pensionati. Italia paradiso fiscale: dove devi trasferirti Anche per questo ci sarà il divieto di cumulo (in altre parole, esclusi dalla pensione chi possono sommare redditi da lavoro superiori a 5mila euro lordi) e si allungano i tempi di accesso: 3 mesi. Come riporta anche il Corriere della Sera, poi, ci sarà un "meccanismo di sicurezza": se le richieste di pensionamento saranno superiori alle 300mila previste, le finestre di 3 mesi si allungherebbero a 6, diminuendo così le spese per lo Stato. Di sicuro, comunque, il meccanismo varrà per il 2019, mentre sono previsti 8 miliardi per il 2020 e altrettanti per il 2021. Ma i costi lieviteranno rispetto al 2019 perché la misura sarà a regime già a partire da gennaio e si dovrà inventare qualcosa per colmare il possibile buco in bilancio. Il sogno di Matteo Salvini è quello di introdurre per il 2021 la Quota 41, la possibilità di uscire con 41 anni di contributi e non solo, come prevede Quota 100, la doppia condizione di 62 anni di età e 38 di contributi.

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