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Pensioni, "Possibili variazioni". Inps, circolare raggelante sulla manovra: "conguaglio", quanto ci tagliano

Giulio Bucchi
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"Gli incrementi alle pensioni potranno subire variazioni". Ha il sapore della beffa la circolare Inps 122/2018 che annuncia gli aumenti di gennaio, grazie alla rivalutazione per la variazione dell'inflazione dell'1,1%. Gli assegni, dunque, come sottolinea Il Giornale, "avranno un adeguamento del 100% fino a tre volte il minimo, del 90% fino a cinque volte il minimo e del 75% per gli assegni oltre questa soglia". Leggi anche: "Pochi euro al mese": Conte umilia i pensionati: li stanga e li sfotte pure Le buone notizie finiscono qui, perché come preannunciato dall'istituto presieduto da Tito Boeri con la manovra arriverà proprio lo stop alla rivalutazione. A marzo arriverà il conguaglio e la pensione sarà ristretta: un assegno attuale da 2.300 euro lordi, per esempio, passerà prima a 2.324,44 euro e poi verrà sforbiciato a 2.319,48 euro lordi, uno da 4.700 euro varierà a 4.744,64 euro e poi 4.720,68 euro. I tagli aumentano con l'importo dell'assegno, fino al 40% di rivalutazione per gli assegni oltre 9 volte il minimo. Alla resa dei conti, in 3 anni il governo incasserà grazie ai sacrifici dei pensionati 2,29 miliardi in più. 

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