Roma: Rebecchini (Acer), 'crisi mai vista, manca visione futuro' (2)
(AdnKronos) - E, come se non bastasse, sottolinea Rebecchini, "la cosa più grave è che si procede con il percorso di autonomia da parte di tre Regioni del Nord senza rendersi conto si cosa accadrà alla Capitale in termini di perdita di occupazione e investimenti. Non siamo contrari all'autonomia - assicura - ma non si può sorvolare sull'impatto negativo su una città che ha già perso le banche, le assicurazioni, sta perdendo le tv e ora rischia di perdere i servizi. E' un dramma che nessuno si ponga il problema di quale futuro per la città". Una mancanza di visione e di programmazione che s'inscrivono in un quadro già complesso per la realizzazione di nuove opere in Italia e non solo a Roma. Rebecchini cita il caso della nuova Rinascente. "E' stata una ristrutturazione lunga e sofferta, con molti problemi. Ma poi il Tar ha annullato il permesso di costruire rilasciato 10 anni fa. E mi chiedo: nei confronti dell'imprenditore straniero che è venuto in Italia e a Roma a investire, che figura ci facciamo? Non è tollerabile per una città, per un Paese che vuole stare al passo con l'Europa. Ne va della credibilità del Paese stesso". "Per un investitore è una sentenza molto difficile da digerire. Abbiamo un apparato amministrativo lento e lungo. Ma questo ha contraccolpi non solo sugli investitori ma anche ma anche sull'amministratore pubblico che si impaurisce e tende poi a non assumersi responsabilità. Infatti, aumentano le decisioni che vengono demandate ai tribunali amministrativi. Quindi - dice Rebecchini - ci troviamo in un circolo vizioso con i tempi della pubblica amministrazione che sono troppo lunghi e dilatati e poi quando un'opera parte c'è sempre qualcuno che mettere in dubbio l'operato: questo destruttura il sistema imprenditoriale. Prevale la paura di intraprendere qualcosa che poi viene messo sub judice".