Federalismo: Confartigianato Veneto, motorizzazione banco di prova
Venezia, 29 apr. (AdnKronos) - Federalismo annunciato e realtà inadeguata, quinta puntata: il “caso” della Motorizzazione Civile. Ecco che, dopo aver svelato quanto soffrano la società e l'economia venete per l'inadeguatezza della Giustizia Civile, l'anomala distribuzione dei ricorsi alla giustizia tributaria e dopo aver rivelato una ripartizione assurda del personale Inps ed Inail l'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto ha analizzato come il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti svolge l'ampio ventaglio di funzioni a lui preposte tramite gli uffici della Motorizzazione Civile. Indagine che conferma una volta di più l'inadeguatezza di un impianto centralizzato non più adatto alle esigenze differenziate dei diversi territori. Agostino Bonomo, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto: “le province autonome di Trento e Bolzano, le regioni Friuli, Sicilia e Valle d'Aosta già autonome in questa materia dimostrano, nei fatti, che avvicinare la gestione all'utenza è la strada migliore da percorrere in una società che è competitiva se lo sono anche le sue infrastrutture. E' anche questa materia che dimostra come la chiave di volta sia il federalismo”. Gli UMC (Uffici Motorizzazione Civile) svolgono tantissime funzioni per cittadini e imprese e, in Veneto, vengono garantite da 247 dipendenti distribuiti in 7 uffici provinciali raccolti in due Direzioni Territoriali: Venezia (Venezia Treviso e Belluno) e Verona (Verona Vicenza Rovigo e Padova). Per numerosità la nostra regione è al sesto posto (a parimerito con il Lazio) e rappresenta poco più del 7,3% dei 3.353 dipendenti UMC complessivi a livello nazionale.