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Giuseppe Conte, le strane manovre in Borsa: "Siamo vicini", il governo ha i giorni contati?

Caterina Spinelli
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Le grandi imprese italiane non si fidano di questo governo, sono preoccupate dallo scontro continuo con la commissione europea e temono nuove ferite dallo spread nel 2019. Il giudizio è contenuto all'interno delle relazioni di accompagnamento ai bilanci 2018 delle principali società quotate alla borsa di Milano. La preoccupazione regna sovrana - riferisce Il Tempo - nei bilanci delle aziende, ad eccezione di Rai way, approvati quando in mano già avevano le previsioni degli istituti economici internazionali. Ad essere intimorita per quel che riserberà il futuro anche la regine di Piazza Affari, Enel per cui "l'Italia ha sofferto dell'incertezza politica e delle discussioni con Bruxelles". Non si pronuncia, invece sul caso, l'altra big, Eni, il cui mercato è internazionale.  Leggi anche: Non solo Mario Draghi, ecco chi ha cancellato i governi Le paure aumentano quando si parla del 2019: "Tra le economie europee di interesse per il Gruppo - scrive l'Enel in bilancio - , l'Italia ha registrato un aumento del rischio, recepito nelle proiezioni del modello. Questa situazione potrebbe creare una recessione tecnica nella seconda metà del 2019". Fra le società private - prosegue Il Tempo - spicca invece il quadro tagliente offerto da Intesa San Paolo che, come tutte le società finanziarie, ha patito il rialzo dello spread: "Lo stato di tensione ha riflesso i dubbi degli investitori riguardo alla volontà del nuovo governo di mantenere il debito pubblico su un percorso di riduzione, inducendoli anche a scontare, in alcune fasi, un significativo rischio di ridenominazione". Più crudele le previsioni del prossimo anno: "L'incertezza sulle politiche di bilancio italiane potrebbe alimentare nuove turbolenze sui mercati finanziari, in particolare domestici, e possibili peggioramenti del rating sovrano".  Leggi anche: Minibot, perché terrorizzano Bruxelles Anche lo spread ottiene le stesse conseguenze: "L'incertezza sulla politica di bilancio italiana e l'allargamento dello spread Btp-Bund - fa sapere UnipolSai - si sono trasmessi alle quotazioni azionarie italiane, in particolare del settore bancario, con un calo dell'indice Ftse MIB del 18% rispetto a fine 2017".

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