Turismo: studio, di 5,7 mld spesa stranieri solo la meta' resta in Italia
Rho, 13 feb. (Adnkronos) - Meno della metà della spesa dei turisti stranieri arriva in Italia, mentre il resto arricchisce le economie estere. Dei 5,7 miliardi di fatturato generato dalla vendita di pacchetti ai turisti stranieri, solo 2,7 miliardi (pari al 47,1%) rimane in Italia, mentre i restanti 3 miliardi (52,9%) vanno a remunerare la filiera estera. E' quanto emerge dalla ricerca realizzata da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con il Ciset (Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica) dell'Università Ca' Foscari Venezia. In particolare, se si considerano anche le spese extra pacchetto il fatturato sale da 2,7 miliardi a 4,8 miliardi. Un turista internazionale che sceglie di acquistare un pacchetto per un soggiorno o un tour in Italia spende, in media, 1.054 euro per il pacchetto, ma lascia sul territorio altri 388 euro a testa di spesa extra: il 42% per la ristorazione, il 40% per lo shopping, il 7% per i trasferimenti locali, l'8% alle altre spese (visite alle attrazioni, guide e altro). A fronte di un turismo incoming organizzato che nel 2012 ha registrato performance migliori rispetto all'incoming totale, sia in termini di arrivi che di spesa - +7,2% e del +12,5%, rispettivamente, contro +0,6% e +3,8% per l'incoming totale - la filiera italiana cattura meno del 50% dei ricavi totali (47,1%). Ma il contributo che il turismo incoming dà all'economia italiana, secondo la ricerca, è ben superiore a quanto derivante dalla vendita dei pacchetti. Le spese extra pacchetto fatte a destinazione ammontano, infatti, a circa 2,1 miliardi che, sommati al fatturato dei pacchetti che rimane in Italia, fanno un totale di 4,8 mld.