Roma: Uil, nelle municipalizzate stipendi piu' alti di quello di Obama
Roma, 14 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Stipendi di gran lunga superiori a quello del presidente degli Stati Uniti, Barak Obama. E sette, otto volte più alti dei collaboratori più stretti della Casa Bianca. Cifre record che contrastano drammaticamente con i numeri della crisi. Sono le retribuzioni dei dirigenti delle municipalizzate capitoline, che complessivamente superano i 37 milioni di euro, con un compenso medio per le figure dirigenziali che si attesta intorno ai 125 mila euro. Valore, questo, che supera i 300 mila per i supermanager di Acea e Atac. Questi alcuni dei dati elaborati e analizzati dalla Uil Lazio, in collaborazione con l'Eures, nell'ambito di 'Uil, operazione trasparenza', la campagna promossa dal sindacato confederale, all'interno dell'Osservatorio sui costi della politica, per monitorare costi e sprechi delle holding capitoline e regionali. E' di 790 mila euro (36 mila in più rispetto allo scorso anno) lo stipendio lordo annuale dell'amministratore delegato del gruppo Acea, Paolo Gallo. Seguono nella stessa azienda le retribuzioni del presidente Giancarlo Cremonesi (408 mila euro), del presidente del Collegio dei sindaci Enrico Laghi (286.500), del rappresentante del Collegio sindacale Corrado Gatti (227 mila), mentre è pari a 2 milioni di euro il costo dei sei direttori strategici dell'azienda. Benefits esclusi. "La Uil Lazio sta denunciando da tempo gli elevatissimi costi della politica e delle società ad essa connesse - spiega il segretario generale, Pierpaolo Bombardieri - per sensibilizzare l'opinione pubblica e soprattutto i nostri amministratori, perché retribuzioni del genere sono davvero un'offesa verso la maggior parte dei cittadini che non ce la fa a far quadrare il budget famigliare. Nel Lazio abbiamo 52 mila lavoratori in cassa integrazione, una percentuale di disoccupati tra le più alte d'Italia e, purtroppo, sprechi da record. Inconcepibili soprattutto in un periodo di crisi. Dirigenti che percepiscono più del doppio dello stipendio del presidente degli Stati Uniti per aziende spesso in difficoltà e con i lavoratori in sciopero per le mancate retribuzioni mensili e/o per i turni cui sono costretti. Come nel caso di Atac. Altra anomalia tutta romana".