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Veneto: Unioncamere, per industria dopo 8 trimestri torna il segno piu' (2)

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(Adnkronos) - "Per fortuna il Veneto è una delle regioni europee più industrializzate, con un peso della manifattura che sfiora il 30%. A fronte di questi dati, che fanno guardare al futuro con più speranza, non possiamo però dimenticare la perdurante disoccupazione e soprattutto la situazione della finanza pubblica. - sottolinea il presidente di Uioncamere del veneto - Il debito pubblico ha registrato durante i governi dei tecnici un aumento dal 120% al 133% del Pil e nel contempo le spending review hanno colpito quasi esclusivamente gli enti locali, senza intaccare le amministrazioni centrali e colpendo con manovre lineari le regioni più virtuose". "La situazione della finanza pubblica - aggiunge - è la vera zavorra che impedisce al sistema economico di decollare e di agganciare la crescita internazionale. Tutti i nostri sforzi devono essere quindi indirizzati ad un contenimento dei conti pubblici basato sui costi standard e sui costi ottimali". Sotto il profilo dimensionale dinamica positiva per le grandi imprese (+2,4%) ma anche per le piccole (+1,8%) e medie (+1,4%), mentre resta stabile la situazione delle micro (-0,2%). Crescita significativa per i beni d'investimento (+2%) ed intermedi (+1,7%), meno marcata invece per i beni di consumo (+0,6%). Per quanto riguarda i settori le variazioni sono positive per tutti i comparti, in particolare per gomma e plastica (+2%), legno e mobile e metalli e prodotti in metallo (entrambi +1,9%). Permane un andamento negativo nel comparto del marmo, vetro, ceramica (-2,7%).(segue)

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