Benzina, il prezzo vola
Sfiorato 1,35 euro al litro
Il prezzo della benzina sale ancora. E dopo gli aumenti di ieri, il costo del carburante vola alle stelle. Oggi la più cara è la Shell, che supera tutti gli altri marchi e con un rincaro di 3,5 centesimi per labenzina, sfiora quota 1,35 euro al litro (1,349 euro). Le altrecompagnie raggiungono il livello toccato ieri dall'Agip, assestando il prezzo della benzinaintorno a 1,34 euro. Ma non è solo il prezzo della benzina a subire un ritocco all'insù: Shell ha infatti rivisto alrialzo anche quello del gasolio, portandolo a 1,169 euro al litro (+3centesimi). Api-Ip portano la verde a 1,339 (+2 cent) e il gasolio a1,161 (+2,2); Erg vara un aumento di 3 centesimi per la benzina (a1,339) e di 1,9 centesimi per il diesel (1,158); i rincari di Esso sonodi 2 centesimi per entrambi i carburanti, con la verde che sale a 1,339e il gasolio a 1,163; Q8 aumenta la benzina di 2,2 centesimi (a 1,335)e il diesel di 2,3 centesimi (a 1,161); i rialzi di Tamoil sonorispettivamente di 2,4 cent (a 1,339) e di 2,2 cent (a 1,161); Total,infine, corregge al rialzo di 2 cent la verde (1,339) e di 1,5 cent ilgasolio (1,158). È la benzina 'partenopea' la più cara d'Italia. A Napoli infatti, secondo la Staffetta Quotidiana, che si basa sui listini rilevati in alcune città nella giornata di oggi, la verde costa 1,374 euro,cinque centesimi in più rispetto a Trieste (1,324). Le grandi città si trovano a metà classifica: a Roma la benzina costa 1,338 euro, a Milano 1,341. Intanto le associazioni dei consumatori chiedono maggiori controlli. Il Codacons denuncia ricadute sulle vacanze degli italiani, Federconsumatori e Adusbef auspicano invece un abbattimento dei prezzi dei carburanti anche attraverso la liberalizzazione del canale di vendita. "Ogni anno si verifica la stessa situazione, con aumenti concomitanti agli esodi dei cittadini", denuncia il presidente Codacons, Carlo Rienzi, "ci appelliamo ad Antitrust e Mister Prezzi affinchè indaghino sui rincari dei carburanti decisi in questi giorni da tutte le compagnie petrolifere". La medesima denuncia viene fatta da Federconsumatori e Adusbef, in una nota congiunta: "In questi ultimi giorni l'euro si è apprezzato sul dollaro, passando da 1,40 a 1,43. Questo dovrebbe comportare un abbattimento dei prezzi, piuttosto che un aumento". E lanciano un appello al governo, affinchè avvii "maggiori verifiche e controlli sul meccanismo intollerabile della doppia velocità di adeguamento dei prezzi dei carburanti" e permetta "una piena liberalizzazione del canale di vendita dei carburanti, anche attraverso la grande distribuzione». Dovrebbero aumentare le pompe bianche, sottolineano sempre Federconsumatori e Adusbef, perchè grazie a queste ultime gli automobilisti possono ottenere «un risparmio anche di 8-10 centesimi al litro".