(Adnkronos) - « Inoltre il costo basso in tariffa a Isernia viene compensato in negativo da costi ambientali che pagheranno le future generazioni", scrive sempre l'Ait nella nota. « Se a Milano i cittadini pagano soltanto 80 euro (cioè la metà di Roma e Napoli) è perché i milanesi hanno la fortuna di abitare sopra un'enorme falda acquifera, cioè hanno tanta acqua a disposizione direttamente sotto i piedi (ne sanno qualcosa quando decidono di ampliare i lavori, costosissimi, della metropolitana, che pagano sempre i cittadini). Insomma il ragionamento sul tema del servizio idrico è complesso e di sistema, perché le variabili sono tante ». « E' vero, le tariffe toscane sono tra le più alte d'Italia, ma non per inefficienze gestionali. Se analizziamo a fondo i dati pubblicati nel Blue Book (il libro annuale dedicato al servizio idrico), ci accorgiamo - afferma sempre l'Ait - che i costi sono alti perché il sistema toscano è molto più efficace e complesso di quello di altre realtà italiane. Le aziende toscane si trovano a gestire più reti di acquedotto e fognatura rispetto alla media nazionale, e anche impianti di depurazione mediamente più piccoli che quindi consumano più energia elettrica per ogni metro cubo di acqua rispetto alla altre aziende italiane. Ciò determina costi di gestione più alti e quindi tariffe più alte ». (segue)