Edilizia: Gruppo Impreme, a Tivoli rispettate tutte le regole

domenica 11 maggio 2014
Edilizia: Gruppo Impreme, a Tivoli rispettate tutte le regole
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Roma, 6 mag. - (Adnkronos) - "Il paradosso del rispetto delle regole". Così l'amministratore delegato del Gruppo Impreme, Barbara Mezzaroma, riassume la trentennale vicenda della "Lottizzazione Nathan", piano approvato nel 1981 dal Comune di Tivoli per un'edificazione privata a 800 metri da Villa Adriana che, in più di 30 anni, ha seguito un lungo iter giudiziario e burocratico non ancora terminato. Il progetto, nel frattempo, ha passato il vaglio di tutti gli enti preposti, dalla Direzione Regionale del ministero dei Beni Culturali alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, dalla Provincia di Roma alla Regione, fino al Comune di Tivoli. Un percorso tortuoso, ripercorso oggi in occasione di una conferenza stampa, culminato nel 2006 con la sentenza del Consiglio di Stato n. 2316, passata in giudicato, nella quale si afferma tra le altre cose che il Piano di Lottizzazione originario con la variante intervenuta nel 1990 costituiscono "una lottizzazione approvata"; che la condotta dell'amministrazione comunale è stata "illegittima" perché "inerte e omissiva nonostante le richieste della Società"; e che la Impreme potrà richiedere in sede giudiziaria l'integrale risarcimento dei danni subiti per la sospensione del Piano e il mancato rilascio dei titoli edilizi a partire dal 1991. Conseguenza della sentenza è stata una transazione tra il Comune di Tivoli e la Impreme che ha portato alla presentazione di un progetto con cubature fortemente ridotte a firma dell'architetto Paolo Portoghesi. Tale transazione impegna la società a realizzare ulteriori opere di urbanizzazione per 2,3 milioni di euro oltre a quelle realizzate nel 1990 e mai collaudate dal Comune.(segue)