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Ifil-Exor: Pg Cassazione, confermare condanna per Gabetti e Grande Stevens

domenica 24 novembre 2013
Ifil-Exor: Pg Cassazione, confermare condanna per Gabetti e Grande Stevens

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Roma, 20 nov. - (Adnkronos) - Deve essere confermata la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione oltre ad una multa di 600 mila euro ciascuno nei confronti di Gian Luigi Gabetti, presidente onorario di Exor ed ex presidente Ifil, e dell'avvocato Franzo Grande Stevens, legale della famiglia Agnelli, per il reato di aggiotaggio informativo nell'ambito del processo Ifil-Exor. Lo ha chiesto il sostituto procuratore generale della Cassazione Piero Gaeta sollecitando, ai giudici della prima sezione penale, l'inammissibilità dei ricorsi presentati da Gabetti e da Stevens. Inoltre, la pubblica accusa di piazza Cavour, chiedendo la conferma in toto della sentenza d'Appello bis della Corte di Torino del 21 febbraio 2013, ha chiesto di rigettare la richieste di risarcimento avanzata dalle parti civili, Consob e da due piccoli azionisti. In particolare, secondo Gaeta, la sentenza d'Appello deve essere confermata perchè "non ha proposto argomenti frutto di errate considerazioni" ed inoltre "non si è limitata ad una verifica empirica" dei fatti. L'imputazione oggetto di discussione si riferisce ad un comunicato pubblicato il 24 agosto 2005 sulla volontà di Ifil di rimanere azionista di riferimento di Fiat ma di non avere allo studio iniziative sul titolo del Lingotto. Secondo l'accusa i due professionisti avrebbero commesso il reato in occasione dell'equity swap che nel settembre 2005 consentiì alle finanziarie degli Agnelli di mantenere il controllo della Fiat. Nell'Appello bis Ifil-Exor e l'accomandita Giovanni Agnelli Sapaz sono state assolte "perchè il fatto non sussiste". La prescrizione nei confronti dei due imputati è dietro l'angolo perchè, in base ai conti fatti, la prescrizione per il reato di aggiotaggio informativo dovrebbe scattare il prossimo 25 febbraio.